VIVEKA è la forza del discernimento, il potere dell’ascolto che ci aiuta a riscoprire la nostra saggezza innata.
Gli schemi mentali e gli attaccamenti offrono sicurezza perché sono routine, ma spesso bloccano e non fanno altro che farci sentire separati con il tutto. Il corpo è l’unico luogo nel quale possiamo avere accesso ai nostri sentimenti e pensieri. Ignorarlo ci tiene ad una certa distanza dal contenuto del nostro mondo interiore.
“Quando il corpo viene considerato un apparato per portare in giro la testa, ci abbandoniamo in preda alla tirannia dell’intelletto e alle giustificazioni e difese della mente razionale. Questo può darci la sensazione del controllo della nostra vita: va di moda oggi. Certo, la mente razionale è uno strumento necessario alla consapevolezza discriminativa, tuttavia non è l’unico mezzo con il quale giungiamo a conoscere le cose: noi conosciamo anche con la sensazione che ci danno le nostre viscere, con i capelli che si rizzano sulla nuca, con quel sesto senso che ci dice -esci subito da qui-” Lo Yoga nella vita, Donna Fahri. Ed. Corbaccio.
Madre Natura è da sempre fonte di guida, per chi sa fermarsi ad osservarla. In questa stagione di pieno autunno ci invita a lasciare andare ciò che è superfluo.
Così come le foglie lasciano lentamente le chiome degli alberi e il loro moto di crescita è in fase di raccoglimento, anche l’essere umano ha bisogno di trovare la chiave per scardinare quegli strati di divisione, schemi che bloccano il suo rifiorire.
Solo quando riusciamo a svincolare la nostra Natura da quell’eccesso di stimoli che la ricoprono, riusciamo a capire ciò che potenzialmente può offrirci un appagamento e felicità duraturi nel tempo.
“L’autunno prepara in un certo senso quei germogli che la primavera donerà” – proveremo a trasportare questa metafora nelle trame delle vita individuale, in una visione sincronica fra cosmo e psiche. In termini psicologici, la magia del decadimento e morte della natura stessa, fa poi spazio al nuovo.
Per bilanciare:
- Prāṇāyāma
- posture che lavorano sull’espansione della gabbia toracica e sulla digestione, krya (mandukasana o kapalabhati), posture stabilizzanti come la serie dei guerrieri per contrastare l’elemento aria (vayu) di Vata
- prendersi cura della propria pelle messa a dura prova dall’eccesso dell’elemento aria in questa stagione
- godere del tempo immersa nella natura per riprendere contatto per il potere della Terra
- limitare i cibi freddi, visto che la temperatura scende. Meglio supportare il sistema digestivo con zuppe, cibi caldi di più facile digestione
- creare sane abitudini, regolarità, chi è in squilibrio di Vata ha bisogno di regolarizzare, stabilizzare. La stagione Vata nell’Ayurveda va da settembre a novembre.
Tinte autunnali di Thoreau
“ E’ piacevole passeggiare sopra i letti di queste foglie fresche, croccanti e fruscianti. Come vanno splendidamente nelle loro tombe! Con quanta delicatezza si sdraiano e diventano terriccio. Dipinte di mille colori e adatte a diventare i letti di noi che viviamo. Così marciano alla loro ultima dimora, leggere e vivaci (…)
Esse di insegnano come morire. Ci si chiedere se potrà mai venire un tempo in cui gli uomini, con lavoro vantata fede nell’immortalità, giaceranno con altrettanta grazia e maturità (…)